
Buongiorno Prof. Pacelli,
sono Marta, la figlia di Vincenzo Di Fazio.
Volevo dirle che domenica sera il mio adorato papà è andato in cielo, ha avuto un infarto, non c’è stato niente da fare.
Il mio pensiero va a lei che l’ha operato e salvato un anno e mezzo fa, perché penso di non averla mai ringraziata abbastanza per la sua grandissima professionalità, umanità e precisione. Non avevamo mai conosciuto un medico come Lei e, purtroppo, non ne abbiamo più trovati, nemmeno nell’ultimo periodo.
Papà parlava spesso di Lei, gli era rimasto nel cuore e La portava ad esempio di una professione in cui ha sempre creduto e nella quale, grazie a Lei, aveva di nuovo riposto la sua fiducia.
Io credo che Lei sia esattamente quello che un medico dovrebbe essere anche se, da quello che ho visto, Lei mette qualcosa in più e di speciale nel suo lavoro che non tutti sono disposti a fare… Lei mette tutto il suo cuore!
Ancora ricordo quando ci chiamò fuori dalla sala operatoria, era sera ormai, Lei era stanco e provato da una giornata lunghissima di interventi, ma ha concesso comunque, a tutti i parenti in attesa, qualche minuto, per poter raccontare, di persona, com’era andata. Lei non può immaginare quanto io abbia apprezzato!
Sono sicura che se tutti, in ambito sanitario, lavorassero almeno la metà di come lavora lei, tanti problemi sarebbero risolti.
Mi scuso se magari l’ho disturbata con questo mio messaggio, ma sappia che, semmai un giorno dovesse servire, io mi rivolgerò di nuovo a Lei.
Un caro saluto, con grande stima.