
Carissimo Prof, voglio parlare io che sono un figlio di una “tua” paziente. Per chi sta vicino al malato è davvero dura a volte avere la doppia funzione di rassicurare chi vuoi bene e non preoccuparti di ciò che sta per succedere e accadrà… non dimenticherò mai quando venni al Tuo reparto e mi ricevesti nella “stanza di Camilla”: io avevo la morte nel cuore per la diagnosi di una neoplasia enorme a carico del retto e Tu invece mi hai tranquillizzato dicendomi: “stai tranquillo, so io cosa fare… tranquillizza mamma”… oppure quando mi chiamasti per la data del ricovero e alla fine mi dicesti: “dì a mamma di stare tranquilla…” ma chi può fare questo? Solo Tu!…
La sera prima dell’intervento la sei andata a trovare e le dicevi che l’indomani mattina sarebbe “iniziata la festa”… Alla fine dell’operazione rientrando al reparto sei passato al letto di mamma e con il tuo immancabile umorismo le hai detto: “siamo tra i vivi???”… ecco queste sono solo sciocchezze che completano però il Tuo grande bagaglio di competenze e la Tua enorme professionalità unita a tanta umanità e bravura nel saper dialogare con la gente… la Tua gente…
L’eco della Tua bravura sta arrivando in ogni posto del mondo ma ho voluto soffermarmi e cercare di sottolineare l’Uomo Fabio Pacelli: un vero signore e galantuomo…
Spero di essere riuscito almeno un pò nel mio intento…
Ringraziamo il Cielo per averTi conosciuto, preghiamo il Signore che ti dia ancora tanta forza e Ti benedica… grazie di tutto Prof. Fabio Pacelli…
Non dimenticheremo mai di tutto quello che hai fatto per noi…