Dicono di me

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Il Prof. Fabio Pacelli e la sua Equipe

Il Prof. Fabio Pacelli e la sua Equipe

Giovanni De Meo

Buongiorno!
Preg.mo Professore Fabio Pacelli con questo breve pensiero desidero ringraziare lei e la sua equipe
per l'attenzione avuta nei confronti di mia moglie Anna Macia per l'intervento avuto il 19/04/2023
Tanta è stata la nostra apprensione in quei giorni. Lei con la sua competenza ha saputo darci
quella serenità necessaria per affrontare il futuro!
Cordialmente

Nives Migliaccio

"L'Istrione"
Gent.mo Prof Pacelli,

mai avrei pensato di doverle mandare questa comunicazione, ma ci tenevo a farlo per il ruolo che ha svolto e per tutto quello che ha fatto per la mia mamma, Maria Antonella Marchesi. Purtroppo, venerdì 21 aprile la mia mamma è volata via, il suo corpo non ha retto più all'immenso stress di tutto quello che aveva subìto nel corso di questi lunghi anni di malattia.

Però una cosa voglio dirgliela con tutto il mio cuore: grazie.

Grazie perché come Le ho detto in tante occasioni, se mia mamma è stata con noi tutto questo tempo, è anche grazie a Lei che non si è mai tirato indietro e l'ha aiutata sino all'ultimo, anche quando ci ha indicato la dott.ssa Divina Traficante che l'ha accolta subito nella sua struttura e ha fatto TUTTO il possibile per poterla aiutare.

Lei è un grande chirurgo, ma questo lo sa già. Ma al di là di questo, io mi sento dal cuore di dirLe che è un grande uomo, istrionico sì, particolare (in senso buono ovviamente) anche, ma con un cuore ed una sensibilità incredibili.

Quindi grazie, infinitamente. Perché mamma non c'è più, ma come ci dicemmo qualche tempo fa, probabilmente non avrebbe dovuto esserci già 11 anni fa. La fortuna o provvidenza hanno voluto che incontrassimo Lei che non solo l'ha salvata una volta, ma ha avuto il coraggio e la tenacia di riprovarci e, mi creda, non è da tutti, solo da grandi professionisti come Lei.

Le saremo eternamente grati, anche la mia mamma, oltre che il mio papà e mia sorella.

Le mando un abbraccio e La ricorderò sempre con estremo affetto.

Federica Bellardini

"Grazie"

Buonasera,
sono Federica la moglie di Silvano Pettinelli, purtroppo il 28 giugno è venuto a mancare al nostro affetto.
Non vi scrivo del dolore e di tutte le emozioni a contorno, quelle le potete ben immaginare ma vi scrivo per ringraziarvi.

Da quando abbiamo scoperto che Silvano aveva un tumore la nostra vita è cambiata, e come poteva non essere così, si è insinuato il terrore, la paura e lo sconforto ma grazie a voi lui è riuscito a rubare 5 anni alla morte e a farci godere della sua presenza quando sembrava tutto perduto.

Non scorderò mai quando abbiamo fatto il primo ricovero a luglio 2017 per accertamenti che la prima persona che abbiamo conosciuto è stata lei Dr.ssa Strippoli... poi per Silvano diventata Tonia. Grazie a voi abbiamo iniziato un percorso che definire duro è poco. Eppure mai una volta siamo stati colti dal dubbio di non essere nel posto giusto e nelle mani giuste. La sicurezza, l’autorevolezza e la competenza che emanavate era tangibile così come l’empatia, l’umanità e l’infondere coraggio. Abbiamo poi conosciuto anche lei Dr.ssa Calegari, Alessandra per Silvano, e se possibile sono state rafforzate le qualità prima descritte anche con l’intraprendenza.

Silvano si è sentito “al sicuro” con voi e noi insieme a lui e vi posso assicurare che non ha prezzo una cosa del genere.

Avete fatto il possibile, ed anche l’impossibile in alcuni casi, per dargli ogni possibilità di allungamento della sua vita con una qualità non trascurabile e soprattutto non ci avete mai mentito sul reale decorso e questo ci ha portato a vivere questi 5 anni davvero appieno, non negandoci nulla, sapendo che in ogni momento la situazione poteva precipitare.

A lei Prof. Pacelli oltre alle stesse qualità che ho descritto per le sue colleghe dedico un ricordo in particolare... questa foto del 14 Aprile! Dopo la sua famiglia, per Silvano veniva la Roma ed incontrarla in uno stadio con 70.000 persone è stato uno scherzo piacevole del destino. Era così contento che questa foto l’ha mandata a tutti: famiglia, amici e colleghi (adesso conoscono tutti la sua faccia ?) con questa didascalia: “questo è il medico che insieme alle due dottoresse mi ha salvato la vita” e non ha fatto altro che parlarne per giorni della coincidenza e della gioia che questo incontro fortuito gli aveva procurato.

Ecco questo siete stati per lui e per noi.

Adesso vi lascio al vostro lavoro augurandomi di non vedervi più nelle vostre vesti professionali, ma se dovesse accadere non vorrei altre menti e mani se non le vostre, sapendo di affidarmi a persone eccezionali prima di tutto come “persone” e poi come “professionisti” .

Grazie di tutto

Federica, Valerio e Giulia